Da studenti a cittadini attivi: la proposta della scuola Bonfiglio

Da studenti a cittadini attivi: la proposta della scuola Bonfiglio

Ogni giorno, migliaia di lavoratori si svegliano imbronciati, continue lamentele si diffondono nell’aria spacciate per ossigeno: lavori inappaganti, strade battute superficialmente, l’inflazione sulla frutta, il barbiere che sbaglia il taglio di capelli. Sempre più gente si lamenta e basta, repressione e frustrazione si camuffano da vabbè, tanto un’minni futti niente.

E poi, per fortuna, succede che si svegliano anche i ragazzi. Un consiglio di studenti è stato eletto di recente alla scuola Bonfiglio di Palermo, alla Zisa, per presenziare all’incontro di oggi presso la scuola. Sono state esposte ai consiglieri comunali Francesco Bertolino e Valentina Chinnici – delegati alla pubblica istruzione – e al presidente della V Circoscrizione Fabio Teresi le proposte degli studenti per rendere più bello – a detta dei ragazzi – la zona antistante il complesso scolastico. In realtà non si tratta solo di un semplice “abbellimento”, ma di una messa in sicurezza in piena regola.

L’idea è quella innanzitutto di progettare e realizzare, in seguito, con l’aiuto di laboratori specifici delle panchine con blocchi di cemento e assi di legno, e di adornare l’area circostante con dei pouf ricavati da pneumatici. Nell’occasione, i ragazzi – che ricordiamo essere di prima e seconda media – hanno proposto anche un laboratorio di cineforum pomeridiano e l’ambita festa di fine anno, per la quale hanno esteso l’invito ai consiglieri e al gruppo Sottosopra Palermo.

conferenza alla BonfiglioUn primo messaggio positivo arriva direttamente dal Consiglio Comunale che ha presentato l’atto ufficiale per poter procedere alla realizzazione di questo progetto green.  L’incontro si è concluso con l’invito a visitare Palazzo delle Aquile e con l’intervento del presidente Teresi: «Studiare sui libri è importantissimo per essere indipendenti. Ma a cosa servono la geografia, la matematica, la storia? Servono per costruire il vostro futuro!»

Non resta che aspettare l’inizio dei lavori per poter dare a una piccola parte di questo quartiere un volto amichevole e sicuro, e cercare per quanto possibile di arrivare ai cuori di quegli stessi adulti imbronciati e regalare, forse, una manciata di ossigeno e qualche sorriso.