Colori e profumo di caffè: Danisinni invita la street art a mettersi comoda

Colori e profumo di caffè: Danisinni invita la street art a mettersi comoda

Colori e profumo di caffè: Danisinni invita la street art a mettersi comoda

Al calare del sole di sabato 17 giugno, a Danisinni si respirava ancora un’aria di lavori in corso con un viavai di “operai del colore” sporchi di vernice e sudati dopo ore di lavoro incessante. Era la celebrazione della street art e della condivisione a Danisinni grazie all’organizzazione di Rambla Papireto. Per l’evento era prevista la compresenza di diverse attività: interventi artistici all’interno del quartiere, in piazza come nelle insenature tra le casette; spettacoli di giocoleria e clowneria, per la verità anticipati già dall’irresistibile voglia dei bambini di giocare con questi operai sconosciuti venuti a colorare le loro case. Tutto quanto un assaggio del grande evento finale del primo luglio.

Nello storico quartiere oscurato dalla grandezza di Piazza Indipendenza da un lato, e dall’altro dal Castello della Zisa, gli abitanti non sono tutti convinti dell’intera operazione. Qualcuno ha voluto lasciare l’aspetto della propria abitazione immacolata, difendendo la colorazione originale senza che quest’arte della strada si intrometta; molti altri hanno invece accolto di buon grado colorazioni stravaganti e illustrazioni sulle mura esterne di casa. I più curiosi e attivi sembravano i bambini: a parte la collaborazione qua e là con gli artisti, lo scambio di battute e di scaramucce giocose non è mancato sotto lo sguardo sereno di genitori e parenti, tutti seduti fuori casa per l’occasione di festa. È al bar che si vive l’esperienza più rumorosa e piacevole: il caffè è solo un pretesto per “entrare” nelle vite e osservare la convivenza dei disegni – stavolta all’interno degli ambienti – con le persone, calorose e accoglienti come sempre a Danisinni, anche davanti all’obiettivo di una macchina fotografica.

Cos’è questo progetto Rambla Papireto? Si tratta di un progetto artistico partecipativo volto all’inclusione sociale e partito dall’Accademia di Belle Arti di Palermo che su Danisinni ha puntato e continuerà a puntare per trasformare l’area – un tempo una depressione che accoglieva le acque del fiume Papireto – in una galleria d’arte en plein air, per una questione di impegno sociale per la città di Palermo e di risveglio di uno strato emarginato dalle manifestazioni che affollano e illuminano il resto della città.
Per gli spettacoli di giocoleria era presente il performer Django Guerzoni, mentre i laboratori di trucco teatrale erano condotti da Viviana Spanò, grazie alla quale non era raro vedere in giro per il quartiere bambini mascherati con forme fantasiose o creature variopinte “poggiate” sulla pelle del viso. I lavori di street art hanno visto la presenza di Caravanserai Palermo, I mangiatori di patate, Temet Nosce, Diogene Mirabilis, oltre all’arte circense di CIRC’ALL e Circ’Opificio.