Joker, la risata della follia

Joker, la risata della follia

Ambientato nei primi anni ‘80, il film diretto da Todd Phillips famoso per aver diretto tra gli altri film commedia come la trilogia di “Una notte da leoni”, racconta la storia di un Joker tutto da scoprire, una costruzione progressiva della follia nata nei sobborghi di Gotham.

La trama

Il film racconta la storia di Arthur Fleck, interpretato da un oscuro e carismatico Joaquin Phoenix – famoso per la sublime interpretazione del malvagio imperatore Patricidia ne “Il Gladiatore” – un uomo enigmatico che vive insieme alla madre e che sbarca il lunario facendo pubblicità per strada travestito da clown. Arthur è in attesa di coronare un sogno: quello di diventare un comico. Per certi versi, questo sogno risulta paradossale per un Arthur sempre più in balia dell’agghiacciante patologia che lo costringe a ridere immotivatamente, una risata che non ha nulla di vero, una risata completamente diversa da quella che il povero Arthur, bullizzato, ignorato ed escluso dalla società, vorrebbe donare al pubblico.

Un giorno Arthur, inghiottito dalla violenza di una Gotham sempre più ribelle, comincia la sua scalata nell’oblio della follia, e i suoi atti efferati lo porteranno a diventare un simbolo di ribellione per gli abitanti oppressi di Gotham City.

Disagio con ispirazione

Joker è il film che naviga agli antipodi rispetto allo stile DC Comics. Siamo davanti a un mix di personaggi di fantasia e temi che ricorrono al giorno d’oggi come il disagio sociale, l’alienazione e l’abbandono.

Il film, pieno di citazioni, con un’impronta abbastanza evidente del “quasi regista di Joker” Martin Scorsese, è inspirato anche per fotografia vintage, colori e ambientazione a film cult come ” Taxi driver” e “Re per una notte”. È evidente il ruolo che Scorsese sicuramente ha avuto nella realizzazione di questo capolavoro. Capolavoro che continua ad incassare cifre elevatissime, già visto da 2,5 milioni di spettatori, e che non ha paura di diventare presto il miglior incasso al botteghino della stagione. Paura che nemmeno Phoenix può avere, essendo entrato nell’olimpo dei Joker più famosi della storia del cinema, in competizione, grazie alla sua epocale interpretazione, con la leggendaria recitazione di un mitico Heat Ledger, buttando un’occhiata a quella statuetta che tutti vorrebbero vincere: l’Oscar.

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